Assemblea a Milano per costruire una campagna contro la crisi e il razzismo
SABATO 10 APRILE ore 14.00-18.00
Camera del Lavoro - Piazzale Segesta Milano
(tram 16-bus 49-filobus 90/91-95)
In preparazione dell'Assemblea Nazionale del 17 aprile a Roma (vedi foto-manifesto)
- Introduzione: L'attacco padronale e le iniziative di resistenza contro la crisi
- Alcune delle vertenze operaie a Milano: Maflow, Mangiarotti, Novaceta
- Le lotte contro la riforma Gelmini: Collettivi Studenti Autoconvocati
- In difesa dell'Acqua pubblica: ad aprile al via il Referendum
- La mobilitazione dei Migranti dopo lo Sciopero del 1° marzo
- Contro il saccheggio del territorio: Comitato No Expo
- Verso la Euromayday: la proposta del Welfare metropolitano
- L'iniziativa femminista: donne e lavoro nella Marcia Mondiale delle donne
- Campo giovani della Sinistra Anticapitalistica europea, Perugia luglio 2010
Sono invitati gli iscritti e i simpatizzanti di Sinistra Critica e tutti e tutte coloro che vogliono costruire con noi il progetto di una sinistra anticapitalista utile e all'altezza della situazione.
La crisi continua a essere dura, attacca il mondo del lavoro, precarizza le nostre esistenze, rafforza il razzismo e la xenofobia, distrugge irrimediabilmente l'ambiente.
Per questo sabato 10 aprile, dalle ore 14 alla Camera del Lavoro di piazzale Segesta, ci vediamo per costruire una riflessione comune attorno alla crisi a partire dalle differenti vertenze e dai diversi ambiti in cui ognuno, ognuna di noi vive e opera. E per cercare di ribadire che "contro la crisi occorre unire le lotte": per questo all'assemblea parleranno i lavoratori e le lavoratrici delle aziende in lotta, le vertenze territoriali e per i diritti civili, i collettivi studenteschi e femministi. E un particolare spazio avrà l'avvio del Referendum contro la privatizzazione dell'acqua.
Un momento di confronto e di riflessione anche per progettare il futuro della sinistra anticapitalista e rilanciare la proposta di uno "spazio comune", che mobiliti energie politiche, sociali, associative, sindacali, individuali oggi prive di un punto di riferimento credibile. Uno spazio comune plurale ma coerente, determinato a non far morire nel nostro paese l'ipotesi di un altro mondo possibile e di una sinistra alternativa.