sabato 4 aprile 2009

"Non stiamo con chi non fa i conti con il suo recente passato"

(articolo pubblicato da "il manifesto" pagina milanese il 3 maggio 2009)

Massimo Gatti, candidato presidente “per un’altra Provincia”, ha lanciato l'altro giorno, dalle pagine di questo quotidiano, una proposta di coalizione rivolta anche a Sinistra Critica. Non dubitiamo delle sue buone intenzioni ma dobbiamo constatare che l'appello, oltre che tardivo, è privo di quel minimo di coerenza politica che, sola, può giustificare un'unità tra diversi. In particolare chiama "a dare il proprio contributo da protagonisti tutte/i quelle/i che in questi anni si sono battuti contro le scelte del centrodestra". La prima risposta che ci viene in mente è: e quelli che si sono battuti contro le scelte del centrosinistra realmente esistente?
Già, perché a leggere le parole di Gatti sembra quasi che la Provincia sia stata governata, negli ultimi cinque anni, dal PdL e non da Filippo Penati, a capo di una coalizione che comprendeva anche il Prc (tranne gli ultimi quindici giorni) e SD.
Gatti, è vero, non ha avuto responsabilità dirette di governo, ma Prc e SD cosa pensavano di stare facendo mentre votavano un piano rifiuti che consente di moltiplicare per cinque o per dieci le dimensioni e il potenziale dell'inceneritore di Sesto San Giovanni? Credevano di difendere il territorio, mentre votavano a favore della realizzazione delle autostrade tristemente note sotto i nomi di TEM e Pedemontana? Pensavano di combattere i "cedimenti politici e culturali alle destre", quando approvavano finanziamenti alla sicurezza, intesa come ordine pubblico e telecamere in ogni angolo del territorio? Hanno o non hanno sostenuto fino a due settimane fa quel Filippo Penati che ancora oggi chiede con forza lo sgombero dei campi Rom e tanti poliziotti e carabinieri in più?
Sinistra Critica ha, pur con le sue modeste forze, coerentemente combattuto da due anni a questa parte contro le politiche scellerate di Penati. E chiediamo ancora una volta a tutti quei comitati, cittadini, associazioni di giudicare quelle battaglie e chiedersi se sia possibile sostenere invece una coalizione che non fa i conti col passato appena trascorso; che in nome dell'opposizione alle destre (ovviamente obiettivo anche nostro!) pensa di poter nascondere sotto il tappeto scelte politiche incoerenti sui temi dei rifiuti, della mobilità, del territorio, della sicurezza. E che ancora ripropone l’ipotesi di un “Expo senza consumo di territorio”, come se questo fosse possibile – non comprendendo quindi quale sia la partita che si sta giocando.
Avevamo chiesto anche alle altre forze politiche un segno di discontinuità: prendere atto del fallimento dell'esperienza della giunta Penati; non ricandidare, di conseguenza, assessori provinciali (gli stessi, tra l’altro, che hanno promosso l’appello “per un’altra Provincia”; mentre ancora a Cinisello Balsamo, il Prc appoggerà la candidatura di Daniela Gasparini, già assessore provinciale del PD); assumere una posizione chiara, sin d'ora, sull'eventuale turno di ballottaggio, rifiutando qualsiasi appoggio a Penati: condizione su cui è calato il silenzio, perché obiettivo di “un’altra Provincia” è invece quello di convincerlo del suo “errore”.
In questo senso è significativo l’accenno alla "inconsistenza politica e programmatica dell'alleanza corta di Penati": altro che “inconsistenza”, i provvedimenti di questi anni sono stati assolutamente concreti e fortemente negativi – questo dovrebbe essere il bilancio dell'esperienza di governo amministrativo appena trascorsa – e così è, in forma peggiorata, il programma per i prossimi 5 anni.
Su tutto questo non abbiamo avuto risposte che non si trovano neppure nel testo di ieri. Anche per questo ci presentiamo alle elezioni provinciali come “sinistra che fa (e ha già fatto) quel che dice". Dall'altra parte ci pare di vedere - ci scusi Gatti per la franchezza - una sinistra che predica bene ma ha razzolato male fino a ieri. Ma l'esperienza del governo Prodi non ci ha insegnato proprio niente? L’utilità della sinistra si giudica secondo noi anche dalla sua coerenza.

Piero Maestri – candidato per Sinistra Critica alla presidenza della Provincia