articolo pubblicato da "il manifesto", pagina milanese, 3 aprile 2009
Ieri mattina a Palazzo Isimbardi è stata presentata la lista di Sinistra Critica per le elezioni provinciali del prossimo giugno.
Mentre la maggioranza di centrosinistra sta vivendo le sue ultime convulsioni e il Prc – decisamente fuori tempo massimo – cerca di sfilarsi da quella maggioranza, noi partiamo per questa avventura elettorale.
Circa due mesi fa avevamo fatto una proposta per verificare, come scrivevamo, “le condizioni per costruire una rete alternativa alle destre e al centrosinistra ambrosiano”. Una proposta di coalizione anticapitalista e alternativa che scegliesse di rompere con Penati e l’esperienza della sua Giunta, da subito e con una dichiarazione di indisponibilità a qualsiasi appoggio anche al secondo turno.
Questa proposta non ha trovato orecchie attente e l’ambiguità delle forze della sinistra già arcobaleno (alcune delle quali saranno probabilmente coalizzate con Penati e il PD) ci ha spinto a rompere gli indugi e presentare la nostra lista e le nostre proposte.
La lista che presentiamo non è un elenco di nomi più o meno noti capaci di “catturare voti”, ma la rappresentazione di una partecipazione collettiva, di impegni quotidiani di delegate/i sindacali, studenti medi protagonisti dell’Onda, nuove/i cittadine/i, precarie/i e così via.
Candidiamo alla presidenza chi ha praticato già in questi anni, spesso da solo, l’opposizione di sinistra alla Giunta Penati, l’attuale consigliere provinciale Pietro Maestri: anche lui espressione della scelta collettiva di una piccola organizzazione “che fa (e ha fatto) quello che dice” e che cerca di portare avanti la propria iniziativa prima di tutto nell’impegno sociale e della politica di base.
Lo facciamo avendo alle spalle la presentazione, giusto qualche giorno fa, in Senato della prima legge della sinistra in questa legislatura – la proposta di legge di iniziativa popolare per il salario minimo, il salario sociale, la restituzione del fiscal-drag e l’istituzione di una nuova scala mobile.
Mettiamo quindi al centro del nostro programma la questione del lavoro (per una riforma dei servizi che davvero assegni al pubblico un ruolo di sostegno ai disoccupati e ai giovani precari); dell’economia responsabile e solidale (supportando le aziende che rispettano i diritti dei lavoratori, dei consumatori, sociali e ambientali – e il crescente mondo dell’economia solidale); del trasporto pubblico e collettivo (per una moratoria nella costruzione di autostrade e per lo sviluppo del trasporto collettivo – e della mobilità ciclabile - alternativo a quello privato); del territorio (per l’opzione “zero consumo di territorio” e per la difesa delle aree agricole e dei parchi; contro nuovi inceneritori); dell’agricoltura e del consumo critico (per il sostegno alla “filiera corta” e alla produzione di qualità); della formazione professionale.
Vogliamo una Provincia che non si accodi (e a volte anticipi!) alle politiche della “sicurezza” del centrodestra magari sostenendo le "ronde"; che non cerchi nei Rom il capro espiatorio o l’utile oggetto per una propaganda elettorale demagogica; un ente che sviluppi progetti di solidarietà e partecipazione (vera!) delle e dei migranti.
E, naturalmente, una Provincia che riveda la sua partecipazione all’Expo2015, per contrastare i progetti di cementificazione e speculazione – rilanciando un grande progetto di difesa degli spazi comuni e delle recupero delle aree dismesse per l’edilizia sociale.
Pensiamo di avere la credibilità di rappresentare questo programma presentandoci a tutte/i con la nostra coerenza: e pensiamo che non sia cosa da poco quando si deve scegliere chi votare.
Sinistra Critica Milano