giovedì 24 marzo 2011

ALLA CORTE DI STRASBURGO LO STATO ITALIANO E' ASSOLTO PER L'ASSASSINIO DI CARLO GIULIANI

La Corte europea dei diritti umani di Strasburgo, con sentenza definitiva, ha assolto oggi l’Italia dall’ accusa di avere delle responsabilità nell’ omicidio di Carlo Giuliani, il manifestante ucciso a colpi di pistola dai carabinieri durante gli scontri al G8 di Genova del luglio 2001. Con tredici voti a favore e quattro contrari, i giudici della Grande Camera hanno stabilito la piena assoluzione di Mario Placanica, il carabiniere che, a quanto pare, sparò a Carlo in piazza Alimonda. Confermata dunque la sentenza di primo grado emessa il 25 agosto 2009.

Con 7 voti contrari e 10 favorevoli, la Grande Camera ha poi assolto l’Italia dall’accusa di non aver condotto un’inchiesta sufficientemente approfondita sull’omicidio e dall’accusa di non aver organizzato e pianificato in modo adeguato le operazioni di polizia durante il G8. “Ci rivolgeremo al tribunale civile come unica possibilità di avere un dibattimento per l’omicidio di Carlo. Non ci arrendiamo” ha detto Giuliano Giuliani, padre di Carlo.


"Lo Stato italiano ha preteso e ottenuto l'assoluzione per la repressione nelle piazze di Genova, che -oltre ai pestaggi e alle torture- ha portato anche all'uccisione di Carlo Giuliani: giustizia non è fatta" ha dichiarato Gigi Malabarba di Sinistra Critica, dopo la sentenza della Corte europea.


"Tuttavia, pur nella vergogna dell'assoluzione, c'è una ratio: fu a livello dell'Unione europea e degli Stati uniti che furono definite le modalità di intervento nei confronti del movimento No global, come gli 'anticipi' nelle violenze contro i manifestanti a Napoli a marzo e a Goteborg a giugno hanno dimostrato. E l'affidamento della catena di comando a Gianni De Gennaro contemplava tutte le brutalità che si sono dispiegate a Genova nel luglio 2001".


"Come lo Stato italiano, così la giustizia europea si conforma a quelle decisioni politiche che, purtroppo è bene ricordarlo, trovarono un consenso bipartisan. Penso sia giusto, come sostiene la famiglia Giuliani, ricorrere ulteriormente al tribunale civile perchè troppe sono le incongruenze nella vicenda dell'uccisione di Carlo. Ancora una ragione in più per manifestare a Genova, a dieci anni di distanza, la verità politica che tutti conosciamo: è lo Stato che ha armato la mano di chi ha ucciso in quella piazza!" conclude Malabarba.