lunedì 18 gennaio 2010

DIRITTO ALLO STUDIO-OCCUPATO IL TETTO DEL GANDHI

Breve riassunto:
Presidio notturno con tende, durata: 2 mesi e 2 settimane
Occupazioni : 3 sgomberi con intervento forze dell'ordine: 3
Innumerevoli blocchi stradali (con relative ingenti multe), cortei etc etc
1 ricorso al TAR vinto
1 commissariamento del Comune per inadempienza (nominato Commissario il Prefetto)
In corso: ricorso al consiglio di stato da parte del Comune Risultato: congelamento del commissariamento e conseguente sospensione della già decisa - e comunicata in via ufficiale- riapertura classi (che avrebbe dovuto tenersi in data 16/1/2010)
Risultato -per chi ancora non fosse convinto della determinazione degli studenti:
OCCUPATO IL TETTO DELL'EDIFICIO DELLA SEDE STORICA (quella dalla quale erano stati sgomberati).

Il comunicato degli occupanti:
ANCHE NOI VOGLIAMO STUDIARE.
Oggi, alle 18 cinque studenti del Gandhi, hanno occupato il tetto dell’edifico di P.za XXV Aprile: sede storica del liceo serale Gandhi, dalla quale gli studenti sono stati sgomberati ai primi di settembre con l’avvenuta chiusura da parte dell’amministrazione comunale dell’unico liceo serale civico esistente in tutto il territirio nazionale.
Abbiamo occupato il tetto perchè determinati a ottenere la riapertura di tutte le classi soppresse, riapertura già decretata dall’ordinanza del Tar e che, una volta ignorata dal Comune di Milano, ha portato al commissariamento per inadempienza del Comune stesso.
Gli studenti delle classi soppresse avevano ricevuto il telegramma comunicante la riapertura ufficiale delle classi in data 16 Gennaio 2010 quando l’amministrazione comunale, il giorno prima di natale, ha fatto ricorso al consiglio di stato palesando l’impossibilità di un dialogo con istituzioni sorde di fronte alla richiesta di accesso all’istruzione.
Determinati a voler proseguire la nostra lotta insieme a tutti gli studenti ricorrenti o frequentanti e con il corpo docente, chiediamo l’apertura di una trattativa pubblica con l’amministrazione comunale alla presenza di tutti i ricorrenti , di una rappresentanza sindacale e dei giornalisti. Una trattativa che non può prescindere dalla riapertura della scuola, dal garantire il completamento del percorso di studi a tutti gli iscritti presenti e futuri.
La nostra scuola rappresenta l’unica opportunità per coloro che lavorano durante la giornata, così come per chiunque non abbia avuto la possibilità di terminre i propri studi, di poter accedere alla cultura altrimenti privilegio di quei pochi in grado di permettersi gli esorbitanti costi degli istituti privati.
LO STUDIO E’ UN DIRITTO, PRENDI PARTE ALLA LOTTA
Video del Corriere