martedì 28 settembre 2010

Assemblea di Sinistra Critica a Milano


Lunedì 4 ottobre, ore 20.45
c/o Centro Garibaldi, c.so Garibaldi 21, Milano (MM Lanza, Tram 2, 4, 12 ,14, Bus 57, 61, 43, 94)


Le nostre vite valgono più della loro crisi…
… e delle politiche di Marchionne, Berlusconi, Marcegaglia, Epifani, Bersani…


Assemblea sulla situazione politica, la crisi, le elezioni amministrative (e politiche?) e le risposte possibili di una necessaria sinistra anticapitalista
Verso la manifestazione nazionale del 16 ottobre, per una ripresa unitaria dell’opposizione sociale

Interviene Franco Turigliatto – portavoce nazionale di Sinistra Critica

Comunicazioni e interventi dalle lotte operaie contro la crisi, studenti contro la Gelmini, NoExpo e difesa territoriale, per i diritti delle/dei migranti

Organizza Sinistra Critica Milano

mercoledì 15 settembre 2010

Liceo Gandhi: il torto di chi ha solo la forza!


E così studentesse e studenti del liceo serale Gandhi avevano ragione a occupare la scuola, a salire sul tetto e far arrivare fino al cielo la loro protesta; avevamo ragione a sostenere quella lotta sacrosanta e generosa di studentesse/studenti e professoresse/professori; e, soprattutto, ancora una volta aveva torto l’amministrazione comunale che ha voluto pervicacemente chiudere quell’esperienza, eliminando dal panorama milanese lo “scandalo” di un liceo pubblico serale.

Adesso anche il Tar lombardo riconosce quelle ragioni e quei torti, annullando la decisione dei dirigenti comunali per la non attivazione delle classi dell’anno scolastico 2009/2010 e la definitiva chiusura del Liceo serale Gandhi.
Il Tar ha ritenuto quella decisione illegittima sia per “incompetenza” – non potevano essere i dirigenti a prenderla, ma eventualmente gli organi politici (Giunta o Consiglio); sia nel merito: il Comune aveva giustificato la decisione come “atto dovuto” di fronte alle disposizioni nazionali che aumentavano il numero di alunni per classe, ma il Tar ha ricordato agli incapaci dirigenti politici e funzionari dell’amministrazione che quelle norme non si applicano immediatamente agli enti locali che hanno la necessaria autonomia per dare i loro indirizzi in materia. Ma questo fanno finta di non saperlo i fautori nostrani del “federalismo” (quando poi non sono in grado nemmeno di far valere la loro autonomia locale…).

Purtroppo il riconoscimento delle ragione dei ricorrenti da parte del Tar arriva tardi e il Liceo Gandhi è chiuso e vuoto (grazie anche al contributo di Questura e Prefettura solerti nel respingere occupazioni e manifestazioni, un po’ meno nel far applicare al Comune la legge).
Questo non deve però comportare una nostra rassegnazione, anche perché l’amministrazione comunale applica la politica del…carciofo – sfoltendo scuola dopo scuola il patrimonio pubblico. E oggi sono sotto attacco le altre paritarie – e la scuola di formazione Greppi di quarto Oggiaro, dove ieri sera professoresse/professori, studentesse/studenti e associazioni del quartiere hanno manifestato in tante/i per difendere il carattere pubblico e contrastare l’ennesimo affidamento ai soliti noti (Compagnie delle opere e loro amici…).
E perché non far tornare a vivere il Gandhi: visto che il provvedimento di chiusura è stata annullato, da oggi il Liceo deve essere aperto e chiunque può iscriversi.

L’amministrazione comunale ha le forza ma non la ragione, ma non è detto che riesca sempre a vincere. Noi dobbiamo fare in modo che sia possibile fermare questi distruttori della formazione e della cultura!
Difendiamo la scuola pubblica. Sosteniamo le lotte di professoresse/professori e studentesse/studenti.

Sinistra Critica Milano

sabato 4 settembre 2010

Turigliatto: Marchionne ipocrita, fa il padrone

Serve un'alleanza politica e sociale contro Berlusconi e la Fiat

Quello di Marchionne fatto al Meeting di Rimini è il più classico degli interventi padronali. Agli operai viene chiesto di adattarsi alla logica d'impresa, ai suoi tempi, ai suoi ritmi e ai suoi interessi, cioè al duro sistema capitalista. Chi protesta o dice di no viene bollato come conservatore se non accusato di sabotaggio. Un intervento quindi che si ammanta di modernità e progresso ma che ripropone una logica di altri tempi a cui giustamente la Fiom si oppone e che vede alcuni lavoratori, a cui va la nostra piena solidarietà, subire le rappresaglie dell'azienda. Un'azienda che mentre parla di etica e di merito non ha remore a chiedere l'aiuto dello Stato per la Cassa integrazione o gli incentivi pubblici in Serbia, Brasile e negli stessi Stati Uniti. Insomma, un'ipocrisia a cui il padronato italiano ci ha abituato da sempre e a cui non intendiamo rassegnarci.

Di tutto questo, però, nel dibattito politico non c'è traccia, tiene solo banco Berlusconi e l'alleanza per batterlo. Ancora oggi il segretario del Pd, Bersani, ripropone una Grande alleanza che dovrebbe andare da Rifondazione all'Udc. Un film visto e rivisto per nulla all'altezza dei bisogni dei lavoratori e delle lavoratrici.
A noi sembra invece che servirebbe lavorare a un'alleanza di forze, politiche e sociali, che pensano l'esatto opposto di quanto propone Marchionne, che pensano che bisogna ridurre i profitti e aumentare i salari, estendere i diritti, rilanciare la scuola pubblica, difendere le pensioni e lo stato sociale, costruire una prospettiva ecologista per il futuro, affrontare la crisi andando a prendere le risorse là dove ci sono anche rendendo pubblici alcuni gangli dell'economia.
Un'alleanza alternativa a Berlusconi, a Marchionne e alla Confindustria. La sinistra italiana può rinascere se affronta questa sfida.

Franco Turigliatto - portavoce Sinistra Critica