mercoledì 24 giugno 2009

Cena in preparazione della manifestazione No dal Molin a Vicenza

-Venerdi' 3 luglio -
cena di autofinanziamento presso il circolo Ideal in via Piemonte 10 a Magenta (Mi)
in preparazione della manifestazione No dal Molin del 4 luglio a Vicenza

Si mangia bene e c'è il vino buono, non mancate!!

Per prenotazioni (obbligatoria) scrivi a sinistracritica.milano@yahoo.it

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Mappa per raggiungere lo spazio Ideal in via Piemonte 10 a Magenta:


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martedì 16 giugno 2009

“Per noi Penati è solo uno dei due mali peggiori”

(“il manifesto”, pagina milanese 14 giugno 2009)

Il nostro risultato elettorale per le Provinciali di Milano (6284 voti, pari allo 0,4%) non può essere considerato particolarmente positivo, dobbiamo ammetterlo.
Naturalmente si possono e si devono fare importanti considerazioni di contesto: sulla difficoltà di una campagna elettorale nella quale non arrivi a far sapere nemmeno che sei candidato (visto che il 70% decide sulla base di ciò che vede in TV); oppure sullo scarso budget a disposizione; o ancora sulla generale difficoltà della sinistra (e non mi riferisco al Piddì che di sinistra non è, malgrado qualcuna/o continui a pensarlo e a votarlo per questo). E così via.
Continuiamo però a pensare che le ragioni di un risultato abbastanza modesto non siano da ricercare nei contenuti e nelle proposte programmatiche, che non riteniamo in alcun modo minoritarie ma conseguenti alle iniziative e al dibattito di movimento.
Probabilmente il nostro elettorato "potenziale", e parte di quello "reale" dello scorso anno, ha ritenuto poco utile il voto a Sinistra critica. Parliamo di utilità elettorale – che questa alla fine per molte/i è la principale motivazione del voto.
Da questo non ne discende alcun giudizio di inutilità politica, anzi crediamo sia confermato il valore delle nostre ragioni, della nostra esistenza autonoma e della nostra presenza nei conflitti metropolitani.
Tra una settimana saremo chiamati ancora alle urne per il ballottaggio. Noi abbiamo deciso fin dall’inizio che non avremmo appoggiato questo “centrosinistra” e il suo candidato che ha praticato politiche sbagliate in molti campi fondamentali (consumo del territorio, nuove autostrade, inceneritori, Expo2015) e ha scelto un profilo dichiaratamente para-leghista in materia di “sicurezza” e migranti.
Una vittoria di questa politica e di questo profilo da parte di chi si dichiara ancora di sinistra non ci sembra ne utile ne positivo. Per questo non dobbiamo aspettare dichiarazioni o ipocriti impegni dell’ultima ora da chi conosciamo già per quello che ha fatto e quello che ha detto – rappresentando uno dei due “mali peggiori”.
I nostri prossimi appuntamenti politici sono altrove e in altra direzione. Saremo ancora una volta in prima fila, insieme a tanti altri soggetti politici e sociali di questa città, nelle iniziative contro il razzismo e le varie destre, per i diritti delle lavoratrici e i lavoratori, contro la guerra, per un territorio migliore e senza Expo2015 , per la difesa degli spazi sociali autonomi e conflittuali. Lavorando perché su questi contenuti si possa creare la massima unità di iniziativa e la massima capacità di costruire una rete solidale ed efficace dell’opposizione.

Piero Maestri – Sinistra Critica Milano

martedì 9 giugno 2009

... continuons le combat!

Alla fine le elezioni ci sono state, e il nostro risultato elettorale lo conosciamo:
6284 voti, pari allo 0,4%.
Ci saranno le occasioni per una valutazione collettiva di questo risultato. Per il momento solo alcune considerazioni personali, doverose da parte di chi ha rappresentato "fisicamente" la scelta elettorale.

Il mi personale giudizio sul risultato non è positivo, per quanto riguarda le elezioni milanesi(altrove è andata meglio, ma qui non ne parliamo...). Non riusciamo a raccogliere nemmeno i voti dello scorso anno, per l'aumento delle astensioni e perché qualcuna/o ha fatto altre scelte.
Naturalmente si devono fare importanti considerazioni di contesto: sulla difficoltà di una campagna elettorale nella quale non arrivi a far sapere nemmeno che sei candidato; oppure sullo scarso budget a disposizione; o ancora sulla generale debacle della sinistra (e non mi riferisco al Piddì che di sinistra non è, malgrado qualcuna/o continui a pensarlo e a votarlo per questo). E così via.

Ma in fondo queste condizioni le conoscevamo in partenza. E allora c'è qualcosa d'altro.
Non credo che le ragioni di un risultato abbastanza modesto siano da ricercare nei contenuti e nelle proposte programmatiche: continuo a credere che non siano poi così minoritarie, e comunque sono il frutto di una presenza nelle dinamiche di movimento.
Mi pare invece che il nostro elettorato "potenziale", e parte di quello "reale" dello scorso anno, abbia ritenuto poco utile il voto a Sinistra critica. Parlo di utilità perché alla fine è la principale motivazione del voto per molte/i. Utilità rispetto alla possibilità di essere eletti. Utilità elettorale, quindi: e noi non siamo sembrati esserlo.
Per questo molte/i hanno deciso di continuare a votare Prc e dintorni, altre/i si sono astenute/i.

In ogni caso oltre 6000 persone hanno comunque ritenuto di scegliere Sinistra Critica. Vogliamo ringraziare in primo luogo loro; le/i compagne/i che hanno dato l'anima in questi ultimi due mesi per la campagna elettorale; chi non ha votato Sinistra Critica ma in quesi mesi ha in qualche modo sostenuto e/o apprezzato e/o compreso la scelta di candidarsi; chi ha comunque mostrato la sua simpatia politica o personale nei nostri confronti.... eccetera.

E anche se non era proprio un... debut, il nostro impegno contron il razzismo, per i diritti delle lavoratrci e i lavoratori, contro la guerra, per un territorio migliore e senza Expo2015 continua - in tutti i luoghi nei quali finora siamo state/i.

Piero Maestri

venerdì 5 giugno 2009

Un voto utile… in direzione ostinata e contraria


Ci siamo. Sabato e domenica si vota in questa città africana, come l’ha definita il Presidente del Consiglio.
È stato l’ultimo atto di una vergognosa campagna elettorale contro le/i migranti, nella quale ci hanno chiesto di schierarci “prima di tutto con gli italiani”, dove i due principali contendenti hanno fatto a gara su chi è più adatto a rendere sicura la provincia espellendo più “clandestini”. Una “strategia della paura” che porterà danni incalcolabili ben oltre la scadenza elettorale
Noi abbiamo provato a proporre un’altra idea della politica, un’altra idea della metropoli: un luogo dove sono “cittadine/i” tutte/i quelle/i che ci abitano e dove l’accoglienza, l’apertura, la solidarietà non sono solamente valori – ma principi di una politica giusta e lungimirante. Perché chiusure e razzismi rendono la città più invivibile per tutte e tutti – native/i e immigrate/i.

Abbiamo provato a proporre contenuti alternativi: contro le autostrade per una rilancio del trasporto pubblico collettivo; contro gli inceneritori per una politica di riduzione dei rifiuti e della raccolta differenziata; per il sostegno del reddito di lavoratori, cassintegrati, disoccupati e precari; contro ogni razzismo, per una politica della partecipazione e dell’accoglienza.
Tutto questo è stato abbastanza oscurato da una routine elettorale e mediatica che (con lodevoli eccezioni) si occupa solamente dei “grandi” e delle storie “da copertina”, evitando ogni approfondimento (come suggeriscono in Tv “interventi oltre il minuto fanno cambiare canale”) e ogni confronto politico serio.

Ringraziamo tutte/i quelle/i che ci hanno sostenuto in questa campagna elettorale e chi ha moltiplicato la nostra voce.
Invitiamo ancora una volta a votare Sinistra Critica – rivendicando fino in fondo l’utilità di una sinistra coerente - senza particolare affanni e preoccupazioni. Perché comunque vada continueremo la nostra opposizione dentro e fuori le istituzioni, e sempre in direzione ostinata e contraria.

Piero Maestri e Sinistra Critica Milano

mercoledì 3 giugno 2009

NO F35: BASTA SPESE MILITARI!


Ieri pomeriggio - 2 giugno - abbiamo manifestato insieme a pacifisti e antimilitaristi a Novara, contro i cacciabombardieri F35. Un tema che non c'entra con la campagna elettorale per le provinciali di Milano, ma il No alla guerra e alle armi è da sempre al centro della nostra identità e della nostra iniziativa politica.
I governi degli anni scorsi, prima Berlusconi e poi Prodi, hanno firmato accordi con il governo statunitense per l'assemblaggio a Cameri, in provincia di Novara, degli aerei Joint Strike Fighter JSF/F35. Lo stesso accordo, confermato nello scorso aprile da Camera e Senato, prevede l'acquisto da parte dell'Italia di 131 esemplari di questo aereo da guerra, per un costo totale nei prossimi 15 anni di circa 15 miliardi di euro (!)
Mentre in Italia crescono la disoccupazione, le ore di cassaintegrazione, i licenziamenti, gli avviamenti al lavoro sono quasi tutti di tipo precario e a tempo determinato - e mentre le popolazione dell'Abruzzo aspettano di vedere come e quando verrà finanziata una ricostruzione sempre più lontana - i governi delle guerra decidono di sprecare miliardi di euro per le spese militari.
Spese necessarie a mantenere il posto assegnato dalla Nato all'Italia e che faranno la fortuna di qualche mercante di armi; spese che vogliono invece venderci come "opportunità di sviluppo" per l'area e come occasione per migliaia di posti di lavoro.
La realtà è ben diversa. Quei soldi potrebbero davvero essere usati per creare posti di lavoro stabili e utili a progetti di rinnovamento ambientale e al rilancio di produzioni socialmente e ambientalmente utili.
Sosteniamo la mobilitazione dei comitati novaresi contro gli F35, così come sosteniamo le iniziative di difesa territoriale e contro i progetti di guerra - dalla Val di Susa a Vicenza, da Novara al nord-ovest milanese contro Expo2015.

Sinistra Critica Milano