venerdì 20 maggio 2011

Dobbiamo battere la destra, nelle elezioni e con i referendum. Per costruire un’alternativa a sinistra, oltre il voto.

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Le elezioni amministrative dello scorso 15/16 maggio hanno rappresentato un forte segnale della crisi della destra berlusconiana e del suo blocco di potere.

In particolare a Milano la destra milanese esce a pezzi dal primo turno: il Popolo della Libertà perde consensi e anche Berlusconi perde preferenze, mentre la terribile Moratti riesce nell’impresa mai riuscita di perdere migliaia di voti anche personali dopo 5 anni da Sindaco; non se la passa meglio la Lega Nord che paga le sue ambiguità e la sua alleanza con un sindaco inviso al suo stesso elettorato.

Questa sconfitta produrrà sicuramente nuove e interessanti lacerazioni nelle prossime settimane con conseguenze anche nazionali...



La candidatura di Pisapia e la rabbia per una destra (arrogante, volgare e affarista) che a Milano ha sempre vinto e che rappresenta l’immagine perfetta di Berlusconi e del berlusconismo  ha provocato una forte reazione popolare che si è manifestata nelle urne. Pisapia frena il calo di voti degli ultimi anni e recupera anche in voti assoluti, riportandosi ai voti presi dal centrosinistra nel 2006.

Viene premiato il candidato sindaco ma soprattutto il PD, che riprende il centro della scena dopo la brutta figura delle primarie in cui venne sconfitto  il “suo” candidato.

La destra deve essere battuta. Ma non dobbiamo farci nessuna illusione e restare molto vigili anche nei confronti della nuova Giunta di centrosinistra per due motivi sostanziali:: da una parte sarà fortemente condizionata da un Partito Democratico corresponsabile nella gestione dell'Expo e nelle scelte in materia urbanistica, perché vicino agli interessi di grandi gruppi immobiliaristi e dei padroni del territorio, favorevole a esternalizzazioni e privatizzazioni e subalterno al pensiero di destra in materia di “sicurezza”; dall’altra parte la vittoria di Pisapia verrà usata per rilanciare un progetto nazionale di centrosinistra “per battere Berlusconi” che renderà più difficile la costruzione di un’alternativa di sinistra anticapitalista e manterrà intatte illusioni elettoraliste anche in settori dello stesso movimento antagonista.

La reazione della destra a questa prima sconfitta si sta rivelando astiosa e violenta e punta a risvegliare i peggiori temi della sua propaganda antigiovanile, antidemocratica, razzista. Sinistra Critica, che è comunque impegnata per la sconfitta di Berlusconi e della destra in tutto il paese, a Milano invita a una particolare attenzione a tale reazione: siamo convinti che il voto contro la Moratti (e la Lega) possa essere utile per amplificare e accelerare la crisi di questa destra.

Per sconfiggerla definitivamente servirà però rilanciare una forte mobilitazione sociale sui temi del diritto al lavoro e al reddito, della difesa della formazione e dei beni pubblici, dell’antirazzismo e della conquista dei diritti di cittadinanza e di riconoscimento della libertà sessuale uguali per tutte e tutti – come a Milano contro l’Expo 2015, per la difesa territoriale e ambientale e la partecipazione politica.

Ora è importantissimo mantenere tutti e tutte un forte impegno
perché il 12 e 13 giugno si torni a votare ai referendum
Garantire il quorum e la vittoria del SI' alla difesa dell’acqua pubblica e a un futuro senza centrali nucleari rappresenterebbe, oltre che una conquista fondamentale per la vita di tutti noi, anche un altro duro colpo alle destre e a Berlusconi. 

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Sabato 28 maggio alle 14,30 
(seguirà indicazione luogo)
ti invitiamo a un incontro con Daniel Tanuro,
autore del libro “L’impossibile capitalismo verde”,
per approfondire e discutere insieme questi temi
e organizzare assieme
l'ultima parte della campagna referendaria.
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