martedì 12 marzo 2013

Rifiutiamo il debito, riprendiamoci il credito. Finanziare l'alternativa


Verso la seconda assemblea nazionale “Per una nuova finanza pubblica e sociale”


Incontro nazionale –
Sabato 16 marzo dalle 11.00
c/o Occupy Maflow, va Boccaccio 1, Trezzano sul Naviglio (MI)*


In tutta l'Europa e anche in Italia si moltiplicano le esperienze di autogestione di lavoratrici e lavoratori: vogliamo cominciare a metterle in rete e costruire le condizioni della loro stabilità - e per questo serve anche un credito pubblico e indirizzato a imprese di utilità sociale e pubblica.

Vogliamo anche guardare cosa c'è dietro il trucco del «debito pubblico», per svelarne gli aspetti di illegittimità (e a volte di illegalità): per questo serve una campagna che sviluppi «audit» locali e nazionale perché le/i cittadine/i si riapproprino della conoscenza sui bilanci pubblici.

La campagna per una nuova finanza pubblica e sociale è un'iniziativa che parte dal basso, dai bisogni e dai diritti di lavoratrici e lavoratori (precari, in via di precarizzazione, disoccupati) e da una volontà di cittadinanza consapevole e partecipata - contro la privatizzazione economica, sociale, finanziaria e per riprendere il controllo della finanza.


Programma dell'incontro:

martedì 5 marzo 2013

Nota dell’Esecutivo di Sinistra Critica

5 marzo 2013

Il coordinamento nazionale di Sinistra Critica si è riunito a Roma il 2 e 3 marzo per un’analisi del voto e della situazione politica. Da questo punto di vista sono stati prodotti due contributi analitici (a firma uno di Piero Maestri e l’altro di Francesco Locantore, Andrea Martini, Nando Simeone e Franco Turigliatto) che costituiscono l’allegato di questa nota.


Il Coordinamento si è soffermato, in particolare, sulla situazione interna a Sinistra Critica così come scaturita dall’ultima Conferenza nazionale dove, due diverse posizioni si sono fronteggiate e alla fine sostanzialmente eguagliate. Il lavoro degli ultimi sei mesi non ha prodotto significativi passi avanti nella convergenza tra quelle impostazioni che affrontano diversamente nodi analitici e teorici rilevanti e soprattutto si danno progetti di lavoro politico e strumenti di intervento differenti.


Il coordinamento ha deciso di affrontare con chiarezza questa situazione puntando a costruire una situazione nuova di Sinistra Critica in cui evitare di ripercorrere vecchi vizi e divisioni della sinistra di classe ma, allo stesso tempo, rispettando l’impegno di tanti e tante militanti che merita uno sforzo di trasparenza. In questo senso il coordinamento è giunto a una decisione unanime (con un astenuto) sulla necessità, opportunità e, si spera, utilità, di uno schema organizzativo nuovo.


I-le militanti di Sc, infatti, decidono di dotarsi di in un quadro unitario fondato, sostanzialmente, sulla comune adesione al dibattito, al patrimonio e al progetto politico della corrente Quarta internazionale così come si è andata evolvendo nel tempo e come oggi si presenta nelle sue articolazioni internazionali: dal progetto del Nuovo partito anticapitalista francese, al dibattito latinoamericano fino alle nuove esperienze asiatiche. Un riferimento non dogmatico ma politico, culturale e “in progress”.


Da questa comune appartenenza discenderanno, nella prossima fase, due progetti politici in solidarietà tra loro ma distinti. Le forme e la natura dei progetti andranno meglio precisati ma, in larga parte, saranno il frutto degli orientamenti proposti all’ultima conferenza nazionale dai due documenti allora presentati (il documento nazionale e gli ampi emendamenti presentati). A livello locale, Sinistra Critica continuerà, in questa fase, a operare sulla base dei deliberati dei circoli.


Il coordinamento si impegna, in uno spirito fraterno e di solidarietà, a gestire in comune le (poche) risorse finanziarie esistenti e il patrimonio di sedi, e a programmare appuntamenti di dibattito comune tra i due progetti. Il sito nazionale pubblicherà come posizione comune di Sinistra Critica i testi e le posizioni condivise e pubblicherà tutti gli altri interventi di analisi e di proposte con la firma della/e autrici o degli autori. Nel prossimo periodo dovremo meglio definire quale sia la nostra “casa comune” che mantiene questi rapporti solidali e allo stesso tempo il libero dispiegamento dei progetti.


Quello che avviamo è un percorso difficile, in parte obbligato e certamente inedito. Ci muove la volontà di non acuire, in maniera irreversibile, le divergenze che nel tempo abbiamo accumulato ma anche di non nasconderle, né a noi né ai nostri interlocutori. Le vicende della lotta di classe in Italia sono oggi particolarmente complesse e articolate e diversi i modi di affrontarle. Anche dotarsi di una modalità innovativa rappresenta un contributo al processo, complesso ma necessario, di una forte e nuova sinistra anticapitalista nel nostro Paese.


L’Esecutivo nazionale di Sinistra Critica